Palio del Vino 2013

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Articolo tratto da L’Arena

«Meravigliosa Sarmazza!» è il grido di Lelio Bogoni, speaker montefortiano, che ha sancito domenica la vittoria del rosso della contrada al Palio del vino. La gara è questa: una staffetta lungo un percorso di 16 metri in salita trattenendo coi denti un calice colmo di vino Soave da versare, senza mani, in un bottiglione. Si sono presentati in sette alla sfida: Sarmazza, Sero, Costalunga, Rubian, Madonnina, Drio Piazza, Praja (questo l’ordine di classifica).
Ha vinto Sarmazza che lo scorso anno, alla prima edizione dell’etilica disfida affrontata come questa volta da Cristian ed Elena Bogoni, s’era vista costretta ad accettare un secondo posto: l’anno scorso, però, chi vinse, cioè il Sero, aveva fatto gareggiare due uomini per mancanza di concorrenti del gentil sesso. In questo 2013, invece, tutte le squadre erano miste e dunque alla pari: ecco spiegato il salto di Cristian a fine prova ed il lancio per aria del calice. Sarmazza merita forse una parola in più perchè sono solo una manciata i ragazzi che la rappresentano, gli stessi che tengono viva la tradizione del Presepe alle Scolette. L’altro colore a farla da padrone è stato il giallo del vino Soave, perchè a lui la Festa è dedicata. La Pro loco, in collaborazione con il Comune, ha trasformato la domenica in un concentrato di appuntamenti. Ottima la partecipazione ai tour di «Andar per cantine» con enorme soddisfazione dei vignaioli. Consuntivo più che positivo per le contrade ma anche per le band che rimaste a bocca asciutta sabato sera, hanno suonato la domenica. Piccolo fuori programma con la protesta del Re del Torbolin (Davide Giacchini) che ha abdicato a favore di Berico (Antonio Marcazzani): così ha rimproverato la Pro loco che, a suo dire, la sera del Gran Sigillo non aveva previsto il posto a cena per il Sire. Non è stato così per il presidente Giampaolo Ghiotto: «Il posto c’era, se solo il sire avesse avuto pazienza». Una tempesta in un bicchier…di Soave. P.D.C.

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